Una nuova era ci attende: 4.0 e digitalizzazione
Nell’era 4.0, in un mondo sempre più digitalizzato e sempre più veloce, le hard e soft skills si rivelano risorse sempre più preziose e ricercate per potenziare la produttività all’interno delle aziende.
Secondo recenti studi dello Stanford Research Institute International sembra proprio che il successo di un lavoro dipenda per il 75% dal possesso di competenze trasversali. Invece il restante 25% dalla padronanza delle competenze tecniche.
Realmente che cosa sono le soft skills?
Con soft skills o competenze trasversali, ci si riferisce a quelle caratteristiche personali e abilità socio comunicative necessarie per il successo nel lavoro, e anche nella vita di tutti i giorni. Non si tratta di abilità tecniche, ma di attitudini che hanno a che fare con l’interazione con gli altri e con la conoscenza di sé.
Le hard skills e le soft skills sono quelle che ci consentono di entrare in relazione con gli altri, affrontare nel modo giusto un problema, gestire la propria emotività e il proprio tempo in maniera equilibrata. Sono capacità molto più difficili da acquisire e anche più difficili da misurare. Poiché investono principalmente l’intelligenza emotiva e la profonda consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza.
Ecco le 10 soft skills più richieste nel mondo del lavoro:
- Problem Solving: non si tratta di un processo razionale e rigido, quando piuttosto è la capacità di sviluppare e mettere in campo soluzioni in maniera creativa e innovativa. Potremmo definire il problem solving come capacità di comprendere e gestire situazioni problematiche di ogni tipo in maniera veloce ed efficace.
- Pensiero Critico: richiede attenzione, chiarezza, precisione, focalizzazione e capacità di valutare pro e contro delle situazioni. Il pensiero critico è la capacità di osservare, analizzare, prendere decisioni e produrre soluzioni efficaci.
- Creatività: perché non esiste solo la razionalità. La creatività è la capacità di reinventare e reinventarsi. Riorganizzando degli elementi esistenti in qualcosa di nuovo, di portare innovazione nell’azienda attraverso nuovi stimoli.
- Gestione del team: ovvero la capacità di motivare, stimolare e valorizzare i talenti di ciascuno all’interno di un’azienda. Presuppone intelligenza emotiva ed efficacia decisionale.
- Social Intelligence: può anche essere definita come la capacità di coordinarsi e collaborare con gli altri. Lavorare insieme e sentirsi parte di un gruppo, per non apparire protagonisti né rimanere in disparte.
- Intelligenza emotiva: capacità, per nulla scontata, di comprendere consapevolmente le proprie emozioni e quelle degli altri.
- Capacità decisionale e di giudizio: fondamentale soprattutto per i manager, è la capacità di individuare la strategia d’azione migliore tra le diverse alternative.
- Orientamento al servizio: sensibilità di essere utile, premuroso, accurato e rispettoso di fronte alle esigenze degli atri.
- Negoziazione: ovvero abilità di mediare, cercando di trarre il meglio da ogni situazione.
- Flessibilità: capacità di andare oltre la definizione delle regole e di sviluppare uno spirito di adattamento. Esso aiuta ad agire in modo pro-attivo nei confronti dei cambiamenti.
Se è vero che tante soft skills sono innate, è anche vero che molte di queste competenze trasversali, possono essere apprese e potenziate. Frequentando corsi di aggiornamento, imparando a sviluppare l’intelligenza emotiva e avendo voglia di mettersi sempre in gioco.
Ecco alcune Best Practices per implementarle:
- Coltivare la fiducia in se stessi: non bisogna mai smettere di credere in sé e nel proprio potenziale, in quanto si può dare e imparare.
- Uscire dalla propria zona di comfort: confrontandosi con chi è diverso, migliore e lasciandosi ispirare delle eccellenze.
- Sfidarsi ogni giorno a pensare e a fare almeno una cosa impossibile: sperimentare quotidianamente qualcosa di nuovo aiuta a mantenere vivo in noi il desiderio di apprendere e di mettersi alla prova.
- Sviluppare saggezza ed empatia: verso chi collabora con noi, perché più siamo sulla ‘stessa lunghezza d’onda’ più è possibile raggiungere il risultato auspicato.